Personalmente
ho letto questo libro due volte, la prima volta avevo quindici
anni, ero affascinata dal fatto che il libro parlasse alle lettrici
donne, e in quanto un saggio di psicologia, che andava interpretato
e capito, mi sentivo “donna”a leggerlo, ma in realtà
non capii molto dalla mia prima lettura, non perché il
linguaggio usato sia difficile, o l’argomento noioso, ma è
vero…Questo libro può essere letto solo da una “donna”.
La seconda volta, a ventitrè anni, ho finalmente trovato
tra le righe ciò che a quindici anni mi era letteralmente
sfuggito, il senso di essere donna descritto aveva colpito anche
me, i miti raccontati nelle favole, che a quindici anni mi sembravano
tali, si rispecchiava dentro la mia anima e risuonava in me
familiare, e qualcosa di selvaggio dentro di me stava rispondendo
alle pagine.
Tra qualche anno lo leggerò di nuovo e capirò
ancora di più di quello che ho capito ora…Si perché
questo libro cambia come cambiamo noi, in esso sono racchiuse
tutte le donne, tutte le loro esperienze, e man mano che il
nostro dolore cresce, che la nostra natura cambia, che la nostra
donna interiore si fa sentire, che il lupo in noi ulula sempre
più forte, ritroviamo sempre più nostre le storie
e le interpretazioni date da Clarissa in queste pagine di vita
selvaggia.
Io personalmente non consiglio questo libro agli uomini, non
perché non siano in grado di capirlo perché stolti
o insensibili,semplicemente perché parla di un universo
che a loro non appartiene, è esclusivamente e unicamente
femminile, e a meno che l’uomo non abbia un innato senso di
indagare, capire, esplorare il fantastico mondo femminile, può
trovare in queste pagine solo favole e teorie di una psicologa
fuori dall’ordinario.
Abbassiamo le barriere ed entriamo quindi nel nostro mondo di
donne, ognuna di noi ha dentro di se una forza antica, una forza
che esiste dai tempi dei tempi, una forza sacra, selvaggia,
mitica, fatta di istinti, di simboli, di realtà ancestrali,
una forza che la società ha man mano cercato di plasmare,
annullare, soffocare, nascondere, ma che c’è, la Donna
Selvaggia è dentro di noi e il nostro compito è
solo quello di liberarla e farla gridare.
Clarissa ci invita a recuperarla, a rianimarla, a riaccenderla,
ci dice come fare, ci dice il perché di certi nostri
comportamenti, ci svela il nostro essere donne, il nostro essere
Donne Selvagge che noi teniamo nascosto.
Attraverso delle favole popolari, la scrittrice ci guida nel
mito della donna nei secoli e con un linguaggio profondo, sapiente,
che tocca la nostra natura istintuale, risveglia in noi la consapevolezza
di essere forti, indomite, intelligenti, che è nelle
nostre mani il nostro destino, che le nostre dipendenze possono
essere spezzate, che il nostro sguardo può guardare molto
più lontano, che il nostro istinto selvatico c’è
in ognuna di noi, anche nella remissiva donna che sembra senza
speranza…dopo aver letto questo libro i vostri uomini vi vedranno
cambiate, avranno timore del vostro sguardo notturno da lupe!
Consigliato alle donne coraggiose che vogliono correre scalze
e nude sotto la luna.
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